La retinopatia diabetica è una delle più diffuse complicanze d’organo del diabete, e costituisce una delle principali cause di cecità al mondo.
I più importanti studi al riguardo hanno dimostrato che circa un terzo della popolazione diabetica è affetto da retinopatia in forma più o meno grave.
I principali fattori di rischio associati sono rappresentati dalla durata del diabete, dai livelli di emoglobina glicata, dalla pressione arteriosa e dall’essere affetti da diabete tipo 1 piuttosto che tipo 2.
Tutti i pazienti affetti da diabete devono essere sottoposti ad esame del fondo oculare una volta all’anno.
Cause
La retinopatia è causata dalle alterazioni vascolari che il diabete produce a livello dei piccoli vasi della retina.
Nelle fasi iniziali della malattia si sviluppano microaneurismi e microemorragie intraretiniche.
In questa fase iniziale della malattia, detta retinopatia background, non vi sono diminuzioni dell’acuità visiva, né sono necessarie terapie, ma solo un’osservazione periodica del fondo oculare.
La progressione della retinopatia diabetica genera due complicanze temibili per l’acuità visiva:
- L’ischemia retinica, ossia aree di tessuto retinico in cui vi è insufficiente apporto di ossigeno. Le aree ischemiche, se sufficientemente estese, stimolano la genesi di vasi sanguigni anomali (neovasi) come tentativo dell’organismo di sopperire all’insufficiente apporto di ossigeno. I neovasi presentano una struttura diversa e più fragile dei normali vasi retinici, e a seguito di trazioni vitreali possono rompersi provocando emorragie all’interno della camera vitrea con drammatico calo dell’acuità visiva. Il loro riassorbimento avviene con la formazione di tralci di tessuto fibroso cicatriziale, che nell’evoluzione naturale della malattia possono provocare un distacco trazionale della retina.
- L’edema intraretinico, ovvero l’accumulo all’interno della retina di liquido fuoriuscito dai vasi alterati, che, permanendo all’interno del tessuto retinico, provoca alterazione del tessuto e progressivo calo dell’acuità visiva.
Sintomi
Spesso la retinopatia diabetica non dà sintomi.
Il sintomo, quando è presente, consiste in un calo dell’acuità visiva, che può essere: graduale, se è provocato dall’edema della macula; improvviso, se è causato da un’emorragia prodotta dal sanguinamento di un neovaso.
Diagnosi
La diagnosi di ischemia ed edema viene fatta con la fluorangiografia retinica e la tomografia ottica a luce coerente OCT, esami strumentali che l’oculista potrà prescrivere dopo aver valutato la retina con l’esame del fondo oculare.
Terapia
La terapia dell’ischemia consiste nella distruzione delle aree ischemiche attraverso la fotocoagulazione laser.
Essa provoca una spontanea regressione dei neovasi, in quanto elimina lo stimolo alla loro crescita, che è costituito da fattori di crescita vascolari che si liberano in presenza di aree ischemiche.
Non tutte le aree di retina ischemica vanno necessariamente trattate, ma solo quelle che, per estensione e profondità, possono dar luogo alla formazione di neovasi.
La terapia dell’edema può consistere:
-nel trattamento laser, in caso di edemi localizzati che non coinvolgono la macula;
-nell’iniezione intraoculare di farmaci che inducono un riassorbimento dell’edema; questi possono essere: farmaci che inibiscono il fattore di crescita endoteliale venoso (farmaci antiVEGF), o inserti a lento rilascio di cortisonici.
Esame del fondo: trattamento laser Iniezione intravitreale
In caso di persistenza di sangue in camera vitrea o di distacco di retina trazionale, è necessario ricorrere all’intervento di vitrectomia.