UN NUOVO INTERVENTO PER MIGLIORARE LA VISTA DEI PAZIENTI CON CHERTOCONO
Il cheratocono è una malattia non infiammatoria della cornea in cui un difetto strutturale delle fibre collagene ne provoca un progressivo assottigliamento e una perdita della regolarità geometrica.
La malattia insorge in età infantile o più frequentemente durante l’adolescenza ed evolve fino all’età di 35-40 anni per poi arrestarsi.
A seconda del grado di evoluzione si ha una compromissione più o meno grave della funzione visiva: persone affette da forme lievi ottengono una buona qualità visiva con l’utilizzo di occhiali, forme più evolute necessitano di lenti a contatto costruite specificatamente, quelle più gravi devono essere trattate con il trapianto lamellare della cornea.
Disponiamo ormai da 20 anni di un trattamento, il cross linking corneale che permette di arrestare la progressione della malattia. Con questa metodica è possibile stabilizzare la situazione al momento in cui essa viene eseguita, tuttavia vi sono pazienti che si sottopongono al trattamento di cross linking quando presentano una qualità visiva ormai non più soddisfacente.
La moderna e più sofisticata tecnologia diagnostico/terapeutica ci viene oggi in aiuto permettendo di abbinare al cross linking un trattamento laser minimale, chiamato PTK transepiteliale, che regolarizza la superficie della cornea ottenendo oltre alla stabilizzazione della malattia un miglioramento della qualità visiva. Tale procedura non è eseguibile in tutti i casi ma è indicata per quei cheratoconi che conservano un certo spessore corneale. A differenza della chirurgia refrattiva laser, questa metodica non mira ad eliminare gli occhiali ma a migliorare la qualità visiva dei pazienti con cheratocono anche conservando gli occhiali.