E’ una terapia conservativa che ha lo scopo di arrestare l’evoluzione del cheratocono.
Il trattamento di cross linking è indicato per il cheratocono che ha una tendenza a progredire, e che ancora conserva una buona qualità visiva con occhiali o specifiche lenti a contatto.
Al contrario, cheratoconi molto evoluti, che non possono migliorare se non attraverso un intervento di trapianto lamellare della cornea, non ottengono alcun vantaggio sottoponendosi a un trattamento di cross linking.
Il trattamento di cross linking rafforza la struttura della cornea, creando legami covalenti crociati (cross linking) tra le fibre collagene corneali.
Ciò si realizza irradiando con luce ultravioletta una vitamina fotosensibile, chiamata Riboflavina, che è stata precedentemente fatta penetrare all’interno della cornea e che, eccitata dalla luce ultravioletta, genera una reazione chimica ossidativa.
Il trattamento di cross linking è una procedura della durata di qualche decina di minuti, che viene eseguita in sala operatoria a paziente sveglio, con anestesia locale somministrata con l’instillazione di un collirio.
Si possono utilizzare due metodiche:
Tecnica Epi-off
E’ la tecnica di maggiore efficacia, che deve essere utilizzata nei casi che hanno maggior rischio di progressione: la cornea viene imbibita di riboflavina per alcuni minuti, dopo aver rimosso l’epitelio corneale, quindi viene sottoposta ad irraggiamento con raggi ultravioletti (Figg.1 e 2).
Alla fine dell’intervento viene posizionata una lente a contatto per consentire la ricrescita dell’epitelio.
Tecnica Epi on con iontoforesi
Tale tecnica sfrutta un campo magnetico generato da un campo elettrico, che favorisce una maggiore e più rapida penetrazione della riboflavina nello stroma corneale (Fig.3).
E’ una tecnica meno invasiva, poichè non prevede l’asportazione dell’epitelio; tuttavia, ha una minore efficacia rispetto alla tecnica Epi-off.
E’ indicata nel trattamento dei cheratoconi con modesta evolutività, o in quelli con spessore corneale troppo fine per poter essere trattato con la tecnica Epi-off.
Effetti del trattamento
Il trattamento di cross linking è in grado di arrestare la progressione del cheratocono nella stragrande maggioranza dei casi; esso, inoltre, produce nel tempo un certo grado di appiattimento della cornea, che generalmente produce un modesto miglioramento della qualità visiva e rende più confortevole l’utilizzo delle lenti a contatto.
Le modificazioni indotte dal trattamento sulla struttura corneale sono direttamente evidenziabili con una tomografia a coerenza ottica (OCT), che mette in evidenza, alcuni mesi dopo, quanto profondamente è stata modificata la struttura della cornea (Fig.4).
Dopo il trattamento
Dopo aver eseguito il trattamento di cross linking, la cornea presenta inizialmente una lieve riduzione della trasparenza, che regredisce dopo qualche mese.
Dopo alcuni mesi dal trattamento, di solito, l’area più curva del cheratocono (apice) tende ad appiattirsi lievemente, migliorando un poco la qualità visiva.
Anche i pazienti portatori di cheratocono di una certa gravità ottengono spesso un significativo miglioramento della vista indossando appropriate lenti a contatto.
In alcuni casi, i pazienti che non possono portare le lenti a contatto possono ottenere un miglioramento della qualità visiva con un trattamento con il laser ad eccimeri a guida topo- aberrometrica, che ha lo scopo di ridurre le irregolarità della superficie anteriore della cornea.
A cosa serve il cross linking corneale?
Il trattamento di cross linking ha lo scopo di creare nuovi legami molecolari tra le fibre della cornea affetta da cheratocono arrestando in questo modo la progressione della malattia.
A chi è indicato il cross linking corneale ?
Il cross linking è indicato nei pazienti con cheratocono in fase evolutiva che possono ancora avere una buona capacità visiva.con gli ausilii necessari
Il cross linking viene anche usato nel trattamento delle infezioni della cornea con azione antibatterica.
Il cross linking può migliorare la qualità visiva nei cheratoconi avanzati?
Lo scopo del trattamento è quello di impedire la progressione della malattia. Si realizzano nel corso di alcuni mesi delle modificazioni della superficie corneale con appiattimento della parte centrale della cornea a cui può corrispondere una riduzione della miopia e un lieve miglioramento dell’acuità visiva, tuttavia il trattamento non è in grado di restituire una buona qualità visiva nel caso in cui questa non sià ottenibile prima del trattamento anche con appropriate lenti a contatto.
Come si può migliorare la qualità visiva dopo aver eseguito il cross linking corneale ?
Un significativo miglioramento di solito si ottiene con l’utilizzo di specifiche lenti a contatto.
In alcuni casi , per pazienti che non tollerano le lenti a contatto, si può eseguire una regolarizzazione della superficie corneale con il laser al eccimeri. Nei casi di cheratocono più avanzato bisogna ricorrere al trapianto lamellare di cornea.
Qual è la tecnica di cross linkin più efficace?
La tecnica Epi off è sicuramente la tecnica più efficace. La tecnica Epi on con iontoforesi è una tecnica di minore efficacia ed è da riservarsi ai casi di cheratocono con scarsa tendenza evolutiva perché presentano età avanzata o a quei pazienti che non possono essere sottoposti alla tecnica epi off perchè presentano una cornea eccessivamente sottile. La tecnica epi on è pressoché inefficac ed è stata abbandonata.
Il cross linking può essere eseguito in ospedale con il sistema sanitario?
Il cross linking può essere eseguito con il sistema sanitario in caso che sia documentata una progressione della malattia con incurvamento della cornea di almeno una diottria in un periodo di almeno 3 mesi.
Non sono molti i centri ospedalieri che erogano questa terapia.