La pupillometria consiste nella valutazione del diametro della pupilla. La pupilla è il diaframma rotondo posto al centro dell’iride davanti al cristallino. La pupilla è in grado di dilatarsi o di restringersi in risposta a stimoli neuromuscolari, che determinano la contrazione del muscolo dilatatore e del muscolo costrittore della pupilla. Tali movimenti di dilatazione e di restringimento della pupilla hanno lo scopo di dosare la luce che entra nell’occhio, consentendo che alla retina arrivi la quantità di luce corretta per permettere una visione ottimale.
COME SI SVOLGE L’ESAME? La pupillometria è un esame non a contatto. Diversi strumenti eseguono la misurazione del diametro della pupilla. Detti strumenti acquisiscono un’immagine delle dimensioni della pupilla al variare delle condizioni di luminosità, dal buio all’abbagliamento, in modo da valutare il comportamento della pupilla alla luce (pupilla fotopica), al buio (pupilla scotopica) e in media luminanza (pupilla mesopica).
A COSA SERVE L’ESAME? La valutazione del comportamento della pupilla nelle diverse condizioni di luce, così come il decentramento del centro della pupilla dall’asse ottico di visione, sono elementi indispensabili per programmare correttamente un intervento di chirurgia refrattiva laser, o di impianto di lente intraoculare multifocale in un intervento di cataratta.
Pupillometria scotopica acquisita con un tomografo corneale