La lacrimazione rappresenta una risposta sensoriale dell’occhio a uno stimolo irritativo. Essa può avere diverse cause.
Spesso la lacrimazione consegue a un’alterazione del film lacrimale, quel sottile strato di lacrima che, in condizioni normali, costituisce un’uniforme e omogenea pellicola di liquido, che svolge funzione di protezione e garantisce gli scambi metabolici. Di solito, la lacrimazione segue o si accompagna a sensazione di corpo estraneo. Numerosi sono i motivi di alterazione del film lacrimale: una condizione patologica che coinvolge le ghiandole di Meibomio; alterata dinamica del film lacrimale per incompleta o scorretta chiusura delle palpebre; ridotta produzione basale di lacrima per danni all’innervazione corneale (ad esempio, nel primo post operatorio degli interventi di chirurgia refrattiva).
La lacrimazione può, altresì, derivare da una chiusura dei canalini o del dotto lacrimale, che costituisce la via di deflusso fisiologica delle lacrime dall’occhio al naso.
Altre volte, la lacrimazione consegue a processi infiammatori che interessano la congiuntiva o il bulbo oculare, come congiuntivite, cheratiti, blefariti, iridocicliti. In quest’ultimo caso, si associano ad arrossamento dell’occhio, talvolta a dolore, fastidio alla luce, visione annebbiata.
In ultimo, lacrimazione abbondante associata a intenso dolore si manifesta in presenza di un’abrasione della cornea o di un corpo estraneo ritenuto.