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LA CORIORETINOPATIA SIEROSA CENTRALE

La corioretinopatia sierosa centrale è una malattia causata da un accumulo di fluido sotto la retina, che provoca un deterioramento della funzione visiva.
E’ una malattia che colpisce più frequentemente persone relativamente giovani, tra i 30 e i 50 anni, e generalmente presenta una remissione spontanea, anche se in alcuni casi tende a recidivare.

Cause
Alla base della malattia vi è un aumento della permeabilità dei vasi della corio capillare, ossia lo strato di piccoli vasi posto dietro l’epitelio pigmentato e la retina.
Ciò determina un edema della coroide, in cui il plasma accumulato fuori dai vasi esercita pressione sull’epitelio pigmentato, superando infine la barriera rappresentata dall’epitelio pigmentato e accumulandosi sotto il tessuto retinico, sollevandolo.
L’aumentata permeabilità della coriocapillare è correlato all’aumento nel sangue dei livelli di cortisolo, un ormone che interviene nell’inibire le funzioni corporee non indispensabili nel breve periodo, garantendo il massimo sostegno agli organi vitali.
Il cortisolo viene liberato dall’organismo in condizioni di stress; per questo motivo la corioretinopatia sierosa centrale si manifesta di solito in periodi in cui una persona vive un periodo di particolare stress fisico o emotivo.

Sintomi
La corioretinopatia sierosa centrale può provocare visione annebbiata e più scura nell’occhio colpito rispetto all’occhio controlaterale, deformazione delle immagini e calo del visus.
Di solito, i sintomi regrediscono progressivamente e completamente nel corso di qualche mese con il riassorbimento del liquido sottoretinico; tuttavia, in rari casi, può instaurarsi un danno permanente dei fotorecettori, che provoca un danno permanente alla funzione visiva.
In alcuni casi, dopo il primo episodio, la malattia tende a ripresentarsi, assumendo un andamento cronico (in questo caso si parla di epiteliopatia cronica).
In queste forme si assiste progressivamente a un deterioramento della funzione visiva.

Diagnosi
La diagnosi di corioretinopatia sierosa centrale viene posta durante la visita oculistica all’esame del fondo dell’occhio, e viene confermata con l’esecuzione di OCT, che permette di evidenziare meglio di qualunque altro esame il sollevamento retinico, e con la fluorangiografia, che mostra la diffusione del liquido sottoretinico.
Può essere utile, inoltre, eseguire un’angiografia con verde d’indocianina, un esame angiografico che permette di evidenziare la coroide, mostrando aree di aumentata permeabilità della coriocapillare clinicamente silente

Terapia
La terapia che si è dimostrata essere più efficace nel favorire il riassorbimento del liquido sottoretinico è quella con eplerenone, un diuretico che deve essere assunto per bocca per almeno 2 mesi. 
Durante l’assunzione della terapia, è importante monitorare l’andamento della malattia con l’esecuzione di OCT, ed eventualmente con la fluorangiografia.
Nei casi refrattari alla terapia con eplerenone, è possibile sottoporre l’area retinica interessata a terapia fotodinamica, un trattamento che induce un’ischemia transitoria e un rimodellamento della rete di vasi della coriocapillare.

OCT: sollevamento retinico
Fluorangiografia: punto di fuga dell’epitelio pigmentato

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